“Potere” e “interessi” nella grande impresa azionaria

di Umberto Tombari, Giuffrè Francis Lefebvre (2019)

Il saggio di Umberto Tombari affronta il tema complesso delle grandi società azionarie, che nella realtà globale contemporanea rappresentano da tempo un’istituzione socio-economica dominante capace di possedere enormi ricchezze, di influenzare l’esistenza di milioni di persone, di incidere e coinvolgere una pluralità di interessi eterogenei e potenzialmente conflittuali. In tale contesto, il problema delle regole di esercizio del “potere gestionale” e degli “interessi” (al cui perseguimento tale potere è funzionalizzato), rappresenta l’aspetto centrale. L’iniziale paradigma degli interessi lucrati, quale fine ultimo di una società per azioni, nel tempo si è evoluto con lo sviluppo di altri interessi legati sia alla valorizzazione patrimoniale della partecipazione sociale, sia alla possibile inclusione di una prospettiva di medio e lungo termine. Con l’ausilio di elementi storici e comparativistici raccolti da realtà giuridico-istituzionali europee e nordamericane, in cui operano le grandi società per azioni, il volume si propone di formulare una risposta ad alcuni quesiti rilevanti che definiscono la ragion d’essere della moderna società per azioni. Quali scopi deve servire una grande società per azioni e quali finalità in termini di impatto sociale può perseguire la “creazione di valore” per gli azionisti? L’ordinamento societario attuale impone all’organo amministrativo – espressamente o in via più mediata ed indiretta – il perseguimento di un “unico interesse” o di una “pluralità di interessi”: come identificarli in termini di significato e declinarli in termini di rilevanza?

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