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Dire che l’anno appena trascorso è stato complesso è un eufemismo, e sicuramente non serve ricordare tutte le situazioni che ci hanno creato ansia. Per cui cercare qualche buona lettura diventa un must, al quale negli ultimi anni vi siete forse abituati in queste mie newsletters vacanziere.

Tuttavia, ho l’impressione che siamo sommersi dalla pubblicazione di nuovi libri. Infatti, solo in Italia, nel 2022 (ultimo dato disponibile) sono usciti 83.950 nuovi titoli cioè una media di 230 al giorno, ma sembra che solo circa il 40% abbia venduto almeno 10 copie (!).

Sono rimasto spesso deluso da libri contemporanei anche di successo, e quindi il mio consiglio è quello di (ri)prendere in mano libri del passato; opere cioè che hanno superato le mode, la popolarità degli autori, l’evoluzione del pensiero, eccetera. È sorprendente come restino attuali. Inevitabile di questi tempi pensare ai conflitti bellici: Vita e Destino (Adelphi, Milano 2008) di Vasilij Grossmann, è un capolavoro assoluto di cui il grande letterato George Steiner ebbe a scrivere eclissa quasi tutti i romanzi che oggi, in Occidente, vengono presi sul serio. Il superclassico Guerra e Pace (Einaudi, Torino 1942), dove Lev Tolstoij riesce a mescolare la differenza fra personaggi umani che amano, soffrono, sbagliano … in una parola vivono e personaggi storici [Napoleone] … la cui voce non giunge fino al mondo umano, o se vi giunge è puro suono, privo di efficacia* , resta uno dei pochi romanzi che vale davvero la pena rileggere. Posto che l’interesse per le indagini giornalistiche su fatti di cronaca nera sembra essere sempre in crescita, per chi ancora non lo conoscesse consiglio A Sangue Freddo (Garzanti, Milano 1966) di Truman Capote, forse il capostipite del genere ed a mio parere insuperato per il rigore dell’indagine e per la capacità di coinvolgere il lettore. Per un momento anche di introspezione, Il Giuoco delle Perle di Vetro (Mondadori, Milano 1955), l’ultima opera di Hermann Hesse, è un romanzo filosofico e fantastico molto speciale, le cui diverse letture possono rappresentare una sfida personale per la comprensione della trama e di sé stessi.

*Dalla prefazione di Leone Ginzburg

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