Obiter dicta

di Filippo Annunziata, La Vita felice (2022)

Milano, marzo 2020, pandemia. Giacomo, iscritto al dottorato di ricerca in Diritto comparato presso l’Università Statale, fatica a elaborare il suo progetto di tesi. È in ritardo sul calendario e incerto sul da farsi. Il suo referente, Achille Briola, luminare nel campo e professore ormai in pensione, lo guida nell’elaborazione di un progetto innovativo, basato sulla riscoperta di alcuni appunti manoscritti di Gino Gorla (1906-92), da tempo dimenticati nell’omonimo fondo di Unidroit a Roma, ma tali da rivoluzionare potenzialmente interi ambiti della ricerca giuridica. Nella claustrofobica dimensione delle loro vite, i due intrattengono, nei mesi più duri del lockdown, un dialogo virtuale, intessuto di rimandi e dotte citazioni, al quale gli eventi imporranno un’improvvisa, drammatica svolta.

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